Mattia Stanzani: un Isolano candidato al Comune
Abito all’Isola “soltanto” da venticinque anni e penso di conoscere Mattia da sempre. Lo collego a tutti i miei momenti “pubblici” di quartiere. Quelli tranquilli e quelli, diciamo, agitati. Quando abbiamo saputo della sua candidatura a consigliere comunale, non ci è sembrato vero di tendergli una bella trappola. Lo abbiamo atteso all’uscita di una delle sue tante serate “fuori casa” e… ecco il risultato. Dal quale si evince però che l’amico non si è lasciato cogliere alla sprovvista. Il Pd di zona ti ha indicato, assieme a Marco Granelli, candidato per il Consiglio Comunale. Queste decisioni non sono certamente casuali e premiano, di solito, un percorso di militanza e d’impegno politico e territoriale che non è né breve né improvvisato. Cominciamo comunque dall’inizio. Chi è Mattia Stanzani, cosa fa, dove abita? Ho 36 anni e risiedo all’Isola da più di 15, vivo con Penelope con la quale ho una figlia di due anni. Lavoro presso un ente di previdenza obbligatoria in cui svolgo l’attività di verifica dei versamenti contributivi. La mia formazione scolastica ha avuto il seguente percorso:maturità classica presso il Liceo Parini di Milano, laurea in Scienze Politiche presso la Statale e master in Università Cattolica. Bene! Te la senti adesso di raccontarci le tappe principali del percorso politico e territoriale cui accennavamo all’inizio? E, visto che giochiamo in casa, puoi anche rilevare subito che parte ha avuto la nostra Isola in questo cammino? Nel 1997 vengo eletto consigliere di Zona 2 (quartieri Greco-Isola-Zara) e in seguito divento segretario della sezione del Pds dell’Isola. Nel 2001 sono eletto consigliere di zona 9 per i Ds. Nel 2006 vengo rieletto sempre in zona nella lista dell’Ulivo e divento capo gruppo. Nel 2008 aderisco al Partito Democratico e vengo confermato capogruppo.Per diversi anni ho fatto parte del direttivo, prima Ds, poi Pd, della Zona 9. Essere consiglieri di Zona (la nostra ha più di 160.000 abitanti) significa affrontare i problemi di una vera e propria città; significa avere una visione ampia e articolata. L’Isola però è il quartiere che ha visto la crescita della mia esperienza politica, rivolta alle esigenze del territorio; è il luogo dove in questi anni ho intessuto relazioni umane di primaria importanza per l’attività politica svolta. È il luogo, ancora, dove ho imparato a conoscere e a combattere la speculazione edilizia più aggressiva. Un’altra realtà isolana di primaria importanza che mi onoro di conoscere è rappresentata dalla Cooperativa Edificatrice Sassetti, ora Cooperativa di Abitanti Pratocentenaro & Sassetti, di cui sono consigliere da dodici anni e che rappresenta una realtà sociale, culturale, economica che ha segnato in modo positivo e inclusivo la vita dei nostri quartieri Isola e Prato. Questa candidatura è un completamento del vecchio percorso o l’inizio di un nuovo capitolo personale e politico? È una candidatura che nasce dal territorio e dalla base dei circoli del Partito Democratico della Zona 9. Ritengo che queste siano le basi positive di una campagna elettorale che veda primariamente vincente Giuliano Pisapia come sindaco di tutta la città e Beatrice Uguccioni come presidente del Consiglio di Zona. Per me, senza retorica, è un onore essere candidato in Consiglio Comunale per il mio partito e credo che sia lo sbocco di un duraturo impegno segnato da una militanza non improvvisata, di ruoli crescenti ricoperti. Io sono a disposizione della cittadinanza per portare avanti gli interessi collettivi e non particolari,voglio dare voce e ascolto a chi non ne ha o non ne riceve. Farò da tramite tra il territorio, le sue associazioni, i suoi cittadini e l’amministrazione centrale. Come vedi la situazione della nostra città e quella delle forze politiche oggi in gioco? La Città di Milano ha la necessità di tornare a essere quel luogo che ha saputo creare cultura, lavoro, servizi alla persona, nel corso di tutto il secolo scorso. Oggi appare smarrita, senza bussola, incancrenita da pochi grandi interessi di parte a scapito della maggioranza delle persone. Offre poco o nulla ai bambini piccoli, così come agli anziani. Milano si può e, mi permetto di dire, si deve cambiare. Quest’opportunità deve essere portata a compimento. Per la mia generazione, ma anche per quelle che verranno e per quelle che ci hanno preceduto. Allora, buttiamoci. Che cosa farai da grande se sarai eletto? E che parte avrà l’Isola nel tuo impegno di consigliere milanese? L’Isola, innanzitutto, è parte integrante della città e merita di meglio. L’Isola inoltre è la mia base, è il luogo in cui vivo con la mia famiglia, dove ho passato gran parte della mia vita. Primo mio obiettivo, quindi: portare a casa per il quartiere e per la città il Centro Civico, ovvero la biblioteca, il centro giovani e anziani, il nido. Si tratta di un impegno, ancora una volta disatteso dalla giunta Moratti, in seguito alle edificazioni che vanno completandosi sulle aree Isola-Garibaldi-Repubblica. Subito dopo, verificare in modo puntuale che l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione sia finalizzato alla realizzazione della cosiddetta “Biblioteca degli alberi”. E ancora, sollecitare in ogni momento lo studio sulla viabilità che attualmente sta congestionando, con elevato danno alla salute e alla qualità generale della vita, tutto il quartiere Isola da Farini a Melchiorre Gioia. Tutto qui, Mattia? Beh… qualcosa da dire ancora ce l’avrei… Invito i cittadini, che si sono resi conto che l’attuale amministrazione Moratti rappresenta uno dei peggiori governi che la nostra città abbia avuto, a cambiare, a sostenere con forza Giuliano Pisapia sindaco di Milano. Letizia Moratti non merita di essere confermata sindaco. Milano si può cambiare, io ci credo. (Primo Carpi)
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