giovedì, aprile 07, 2011

Intervento di Mattia Stanzani del 6 aprile 2011 presso il Centro Culturale della Cooperativa Abitare a Niguarda
Non sono un architetto, svolgo un altro lavoro, tuttavia la qualita’ della vita dei propri famigliari , dei cittadini di una grande citta’ come Milano e’ segnata dallo sviluppo urbano e metropolitano della stessa. Il piano di governo del territorio, PGT, e’ lo strumento di sviluppo urbano della citta’ per i prossimi vent’anni. E’ uno strumento complesso che mette insieme previsione di intervento, dotazione di servizi e risorse economiche per realizzarli. Il PGT e’ stato approvato con un colpo di forza procedurale, e’ stato impossibile discutere nel merito le moltissime osservazioni presentate dai cittadini, dalle associazioni. Questo e’ segno ancora una volta il segno distintivo di questa amministrazione di destra. Pochi interessi e ben tutelati. Noi siamo diversi. E’ qui che siamo ospiti della piu’ grande cooperativa edificatrice a proprieta’ indivisa della citta’, Abitare, nata da storie cooperative di lunga data che han saputo proiettarsi nel futuro senza sradicarsi o mutando ragione sociale ed esistenziale del proprio essere. Io sono da piu’ di dodici anni consigliere di amministrazione di un’altra realta’ cooperativa della zona ora Coop. di Abitanti Pratocentenaro & Sassetti, so quale e’ il valore in termini sociali, culturali e aggregativi che questo modo di fare e di essere ha. Le cooperative di abitazione hanno ancora una volta a distanza di piu’ di un secolo il compito di far si’ che una grande citta’ come Milano debba essere costituita da differenti fasce sociali, offrendo una qualita’ urbana e abitativa a costi, mi permetto di dire, umani, dove per pagare un affitto, un comodato, un acquisto non ci si debba indebitare per diverse decine di anni, tenuto conto della precarieta’ del mondo del lavoro. Quale atteggiamento vogliamo avere noi che siamo una forza riformista, che ha origini e radici salde per lo sviluppo della citta’ attraverso il PGT?
Un atteggiamento critico ma propositivo: quale Milano vogliamo? Una citta’ palcoscenico di eventi? Una Milano luogo, capitale del lavoro e della promozione sociale? Una citta’ rivolta ai giovani, i grandi dimenticati dalle classi dirigenti? [Paragone con Berlino- citta’ a costi bassi]. Come consiglio di zona abbiamo bocciato il PGT dando motivazioni concrete, siamo stati contrari alle cosiddette perequazioni, contrari a una riqualificazione solo cementizia dello scalo Farini, cosi’ pure l’attenzione, a titolo esemplificativo, che abbiamo portato alla riqualificazione della caserma Mameli.

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