sabato, aprile 16, 2011

CENTROSINISTRA
Lista Pd «per governare Milano». Pisapia: giunta, promesse disattese
Una lista che tiene contro «sia del civismo sia di chi è organico al partito, che dia spazio a tutto il mondo delle professioni e del sociale». La direzione provinciale del Pd ha dato ieri sera il via libera ala squadra che correrà alle prossime comunali appoggiando il candidato sindaco Giuliano Pisapia. La testa di lista, guidata dall' urbanista Stefano Boeri, prosegue con la direttrice della Casa della Carità, Maria Grazia Guida, con l' attuale capogruppo a Palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino, con Marilisa D' Amico, docente di Diritto Costituzionale alla Statale. «Un mix di rappresentanza di persone che hanno lavorato nella società milanese e lavoreranno con serietà per far risorgere Milano», come ribadisce il segretario Roberto Cornelli. Una novità è l' inserimento in lista di Roberto Biscardini, storico leader dei socialisti milanesi: «Una scelta che rientra nel progetto di allargamento del Pd come casa dei riformisti e dei democratici». Così come arriva dall' esperienza socialista Roberto Caputo, oggi consigliere provinciale del Pd. Metà dei candidati sono donne: tra le altre, la scrittrice Marta Boneschi e la ricercatrice di Fisica Laura D' Alfonso. Per la quota giovani esordisce Emanuele Lazzarini, che segue il settore politiche giovanili delle Acli, insieme tra gli altri ad Anna De Censi, in arrivo dal consiglio di zona 5. Escono dall' esperienza dei consigli di zona anche Mattia Stanzani e Rosario Pantaleo. Il mondo delle professioni è variamente rappresentato: tra gli altri, il poliziotto Gabriele Ghezzi, il primario Mauro Venegoni, l' infettivologa Irene Shlacht, il regista Ruggero Gabbai, della Comunità ebraica. Dei consiglieri uscenti si ripresentano, oltre Majorino, Carmela Rozza, Natale Comotti, David Gentili, Pierfrancesco Maran, Marco Granelli, Andrea Fanzago e Marco Cormio. Pisapia intanto commenta il via della campagna elettorale del sindaco uscente: «I cinque anni dell' amministrazione Moratti sono pieni di fallimenti e con tanti progetti rimasti incompiuti, dall' inquinamento a Santa Giulia fino a Expo. Ma i milanesi se ne sono resi conto». E.So. RIPRODUZIONE RISERVATA

Soglio Elisabetta

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(3 aprile 2011) - Corriere della Sera

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